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L'imprevisto e' imprevisto?



Gli imprevisti non fanno parte del percorso, gli imprevisti sono il percorso.



Aspettarsi l'inaspettato!

Non importa quanto ti prepari, in un modo o nell'altro, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Puoi programmare quanto vuoi, ma ci sarà sempre qualcosa che ti obbligherà a modificare quella che era la tua tabella di marcia o i tuoi piani.

E tu, come reagisci agli imprevisti?

Ti arrabbi? Ti scoraggi? Inveisci? Purtroppo la maggior parte degli imprevisti, che sono appunto quelli che ci ricordiamo, sono antipatici, perché se fossero piacevoli tenderemmo a non classificarli come tali. Ma una cosa e' certa: la tua reazione all'inatteso evento, inciderà sulla qualità dei tuoi risultati per cui la possibilità di poter controllare le nostre reazioni potrebbe essere un'arma molto potente.


Di base, eccole qui le reazioni più comuni all'imprevisto:

  • Rabbia

  • Frustrazione

  • Delusione e scoramento

  • Sentirsi molto sfortunati


Passiamo quindi ai suggerimenti che potranno aiutarti a riorganizzare i tuoi pensieri e  affrontare al meglio l'imprevisto.


In linea generale, la prima cosa da fare quando accade qualcosa di inaspettato è distaccarsi per vedere le cose con maggiore lucidità e schiarirsi le idee. Una mente più lucida aiuta a prendere decisioni migliori su cosa fare. Tuttavia, che vi piaccia o no, va affrontato, quindi ok fermarsi, ma non esageriamo. Giusto il tempo per calmarsi ed avere una prospettiva migliore del problema in questione; anche perché può capitare che, dietro un evento inatteso e non piacevole, possano nascondersi anche nuove porte da aprire.


A tal proposito, avete mai pensato a come da un imprevisto possa nascere una opportunità? Vi e' mai capitato?

Sono certa di si.

Ad esempio, immaginate chi sceglie di cambiare vita e di trasferirsi all'estero per ricominciare tutto da zero, ecco: quelle persone (di cui faccio parte anche io) ne sanno più di qualcosa in tema di imprevisti (ma magari anche di opportunità). D'altronde, il discorso e' sempre lo stesso, tanto più si decide di mettersi in gioco camminando su terreni che non si conoscono tanto più la probabilità di trovarsi di fronte a scenari non programmati e sorprese inaspettate e' alta, per non dire certa. Ma ricordiamoci che a volte proprio passando attraverso l'imprevisto ci si affaccia a nuove opportunità. Se dovesse capitarvi di parlare con qualcuno che ha fatto il grande salto, certamente avrà da raccontarvi come in pochi anni gli e' cambiata la vita e quali nuovi percorsi (a volte) non programmati ha intrapreso. Chi si butta ed e' propenso al cambiamento di solito ha una mente aperta che, senza troppi sforzi, gli consente di guardare una immagine nella sua interezza scorgendo con maggiore chiarezza tutte le opportunità apparentemente nascoste. Anche per me è stato così e mai, anni addietro, avrei pensato che mi sarei trovata a lavorare non solo come personal coach, ma anche come consulente in una azienda che aiuta le persone a cambiare vita. Se me lo avessero detto 6 anni fa mi sarei messa a ridere.


La vita e' proprio bella nella sua totale imprevedibilità.


A volte le strade più panoramiche della vita sono le deviazioni che non si aveva intenzione di prendere.

E' proprio come dice questa citazione si prende una strada per poi ritrovarsi col sorriso da tutt'altra parte di dove si pensava di arrivare...

Ma torniamo a come la maggior parte di noi gestiscono e reagiscono al famoso imprevisto e cerchiamo di arrivare al sodo.

Qualunque cosa accada nella gestione del non pianificato intanto io sarei propensa a suggerirvi di:


- Lasciar perdere la perfezione

Ogni volta che accade qualcosa di imprevisto, andiamo nel panico e iniziamo a cercare di aggiustare il tiro per rendere tutto "perfetto", perche' ci siamo fatti un gran mazzo per far andare le cose bene ed e' inaccettabile che adesso vada tutto storto! È utile piazzarsi bene nella testa che questa eventuale perfezione serve solo a noi stessi: ci fa sentire che non siamo andati fuori rotta, che non siamo confusi e ci regala l'illusione che tutto va bene (come la nostra mente aveva pianificato).

Ma per la perfezione ci vuole tanto tempo e, questo aspetto e' incompatibile con la gestione del nostro vecchio, caro, maledetto imprevisto per cui, non puntate alla perfezione, ma puntate al miglioramento. Fate quello che è necessario per far funzionare le cose senza sprecare tempo ed energia nei dettagli. A quelli ci penserete la prossima volta.


- Fregarsene, andare avanti e non perdere d'occhio il proprio obiettivo.

D'altronde pensateci, non esiste un programma inciso sulla pietra. Per cui meglio farsene una ragione velocemente, quel che e' successo e' successo, ma ciò che conta è arrivare a destinazione. Forse il viaggio sarà più lungo, più difficile, più noioso, ma e' arrivare alla meta che conta. Qualunque essa sia. I cambiamenti e le sorprese sono inevitabili. Incazzarsi o farsi venire un attacco di nervi non vi aiuterà in alcun modo e molto probabilmente vi causerà ancora più problemi. Quindi puntate a trovare nuove soluzioni per il cambio rotta, rinunciate alla perfezione e ricordate la cosa fondamentale: mantenete la calma e continuate ad andare avanti.


In fondo, se ci pensate, ma quante ce ne succedono tutti i giorni? Se dovessimo arrabbiarci per ogni incasinamento, non troveremmo più pace. A volte poi, ci capitano eventi su cui non abbiamo alcuna influenza. Se pensiamo di averla, o crediamo sia colpa nostra è inutile anche perdere tempo a colpevolizzarci. Il passato non si cambia, quel che e' fatto e' fatto, per cui non ci resta che imparare dagli errori e rimetterci sulla nostra “strada". Tanto criticarsi eccessivamente o restare di cattivo umore non aggiusterà la situazione e non cancellerà l'imprevisto.


Ci sono poi imprevisti e imprevisti. Tra questi ce ne sono alcuni che noi chiamiamo imprevisti, ma non lo sono. Si tratta esclusivamente di fatti dovuti alla nostra pigrizia mentale perché con un po' di impegno si sarebbero potuti evitare o prevedere.

Pensate ad una persona che vive a Londra ed esce di casa senza ombrello. Con tutta probabilità potrebbe tornare a casa bagnata come un pulcino. Possiamo mai chiamare questo imprevisto? E' un po' diverso che rientrare da due settimane di vacanza, aprire la porta e trovare il nostro nuovo parquet gonfio e divelto a causa di una perdita di acqua. O no?

Poi certo, nella vita ci sono anche gli imprevisti felici, come l'amica che ha partorito e per volare in ospedale a farle gli auguri cancelliamo tutti i piani gia' programmati (anche questo rientra tra gli eventi più o meno prevedibili!)

Tra una gomma forata dell'automobile e il consueto traffico mattutino per arrivare in ufficio c'è una certa differenza. Giustificarsi con un "c'era traffico" suona come una discreta presa in giro, soprattutto se parliamo di strade che percorriamo da anni e di cui conosciamo benissimo i tempi di percorrenza nei diversi orari del giorno. Bastava uscire prima, non ce lo diranno, ma lo penseranno e non faremo una bella figura, soprattutto se si tratta di un impegno professionale.


Parliamoci chiaro, la vera differenza sta nel come decidiamo di vivere la nostra vita e le nostre giornate. Siamo di fronte ad una scelta che ridurrà drasticamente i nostri imprevisti (o meglio quelli che chiamiamo tali e non lo sono) lasciando in gioco solo quello che non siamo in grado di controllare. Vediamo quali opzioni abbiamo. Possiamo quindi decidere di essere proattivi, vale a dire uscire prima perché sappiamo che incontreremo traffico, portarci i soldi spicci dietro se sappiamo che dovremo pagare il parcheggio alla macchinetta, mettere benzina quando vediamo che e' troppo giù senza ridurci a folli ricerche del benzinaio mentre stiamo correndo ad un appuntamento. Esempi ce ne sono a bizzeffe, ma credo che ci siamo capiti. L'altra opzione di scelta e' di vivere in maniera reattiva, vale a dire fregarsene e affrontare le cose mentre capitano trovando 'toppe' di fortuna.

A voi la scelta... E mentre ci pensate, non possiamo trascurare l'imprevisto vero, quello che succede perché fuori dal nostro controllo. L'imprevisto vero in genere ha una connotazione negativa. Non e' simpatico, ma esiste e dobbiamo imparare a farci i conti. Che fare? Anche in questo caso possiamo decidere di reagire in modi diversi. Potremmo arrabbiarci, buttarcelo alle spalle cercando di non farsi coinvolgere troppo oppure frustrarci e leccarci le ferite.

Di fatto, modalità per affrontare l'imprevisto nel modo migliore senza farsi sopraffare dall'ansia ci sono, vediamone qualcuna:


1. Gli imprevisti fanno parte della nostra vita. Quindi mettiamoli in conto!

Tenere sempre la mente aperta per accoglierli ed essere pronti ad affrontarli.

2. Valutare l'imprevisto e decidere con quale priorità affrontarlo.

Non esistono solo le perdite d'acqua in cui l'intervento deve essere immediato, ci sono imprevisti che possono anche essere gestiti con una certa calma. Meglio valutarne l'urgenza senza farsi sopraffare dall'ansia di risolvere tutto e subito.

3. Domandiamoci: e' veramente un imprevisto?

Dunque chiediamoci: ”Se faccio finta di nulla e ignoro questo imprevisto cosa succede?” Se le ripercussioni non sono particolarmente importanti, forse varrebbe la pena di ignorarlo.

4. Chiediamoci: Posso metterlo in agenda?

Se può essere gestito in maniera organizzata perché non farlo? Non dico di procrastinare in eterno, capiamoci, ma pianificarlo e organizzarsi per risolverlo.

5. Delegare la gestione dell'imprevisto, se possibile.


Anche in questo caso il "mindset" e' tutto. L'atteggiamento che decideremo di adottare farà la differenza, ma il meglio che potremo fare sarà adattarsi velocemente alla nuova situazione sviluppando una discreta flessibilità. Anche in questo caso potremo allenare queste abilità combattendo l'imprevisto con consapevolezza e azzerandone la capacità di rappresentare una fonte di stress.

E chissà che non diventi la volta buona per guardare lo stesso panorama con occhi diversi...


Vince chi si adatta prima e meglio di fronte agli imprevisti!

 

Che dici, vogliamo iniziare ad allenarci per gestire al meglio l'inaspettato e viverlo, nei limiti del possibile, traendone il più alto numero di vantaggi? Vogliamo provare insieme a capovolgerlo in una opportunità?


A volte, per stare meglio, bisogna avere il coraggio di andare oltre le proprie convinzioni, anche solo per una volta. Contattami!


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