Quella creativita' dannosa

Ditemi quante volte in attesa che qualcosa accadesse vi siete immaginati come sarebbe andata o cosa sarebbe potuto accadere?
Immaginatevi il giorno prima di una performance, con l'ansia che sale e la pressione all'idea che quel film che iniziamo ad immaginare nella nostra testa si colora di connotati imbarazzanti... e se mi si secca la bocca? se mi viene da starnutire? se mi impiccio con le parole? se mi dimentico cosa devo dire? se qualcuno mi fa una domanda a cui non so rispondere?
Tanti di noi si innervosiscono di fronte all'idea di avere gli occhi puntati addosso pronti al giudizio e solo quell'idea inizia a scatenare l'immaginazione, ma la peggiore.
Ecco questo e' uno di quei casi in cui la creativita' non e' produttiva. A forza di pensare al peggio che puo' succedere anche un evento semplice diventa nella nostra testa qualcosa di cui avere paura.
La rappresentazione della realta' che con questi pensieri costruiamo nella nostra mente diventa qualcosa di cui aver timore.
Cosi' facendo immaginatevi come potremo arrivare all'evento: carichi di negativita', nevrotici e con aspettative pessime.
Pensateci un attimo, puo' mai andare bene qualcosa che inizia con queste premesse? Potremo mai dare il meglio di noi se affrontiamo quello che ci aspetta tesi come corde di violino?
La realta' e' solo una invece: non e' ancora successo nulla. L'evento non si e' verifcato e allora perche' siamo gia' una bomba carica di emozioni negative? Perche' gia' crediamo di avere la sfera di cristallo e di sapere come andra'?
Ci spaventiamo delle rappresentazioni mentali che noi stessi ci siamo creati dell'evento (che deve ancora venire) nella nostra testa. Abbiamo fatto tutto da soli anticipando un futuro e costruendone gli effetti nel peggior modo possibile. Ragazzi, l'immaginazione e la creativita' sono delle abilita' pazzesche di cui effettivamente solo l'essere umano e' dotato, ma possono trasformarsi in trappole pericolose se mal gestite.
Come esseri umani abbiamo tante abilita' insite in noi, altre le dobbiamo o possiamo acquisire. Tra queste c'e' ne e' una in particolare di cui non si puo ' fare a meno: l'abilita' del controllo. La nostra capacita' di controllare e gestire le altre abilita' che naturalmente possediamo ci permette di metter dei limiti e di poter decidere cosa e' utile e produttivo, cosa non lo e'. Quello che non va bene infatti va bloccato e grazie alla capacita' di controllarci possiamo dirigere le energie spese per quella specifica abilita' nella giusta direzione. Una direzione che ci porta del bene e che ci aiuta a dare e, ad essere sempre il meglio di noi stessi.
Il nostro cervello e' costruito per prepararci al peggio, perche' solo in questa maniera possiamo prendere tutte le precauzioni possibili per difenderci da eventi che prendono brutte pieghe, ma allo stesso tempo dobbiamo allenarlo a controllare la nostra emotivita' affinche' il peggio non diventi il solo pensiero prevalente.
Se alcune volte queste fantasie ci mettono in guardia da possibili pericoli, accade più spesso che le previsioni siano molto più catastrofiche di ciò che potrebbe davvero succedere.
Spesso queste immagini sono la proiezione di paure che se non gestite in modo corretto rischiano di penalizzarci. Potremmo infatti finire per realizzare proprio ciò che temiamo di più… Una sorta di profezia che si auto-realizza.
E' sempre vero che le cose possono andare storte, e non voglio convincervi del contrario. Shit happens (la merda capita) ma ricordiamoci che le cose possono anche andare molto bene. E questo successo dipende in misura maggiore da noi e dalla nostra predisposizione mentale ed emotiva verso l'evento che ci vedra' protagonisti.
Ciò che pensiamo condiziona anche ciò che percepiamo. I nostri pensieri hanno un’influenza diretta sulle nostre reazioni. Possono innescare processi a catena e creare eventi capaci di indirizzare il corso degli eventi..
Se per esempio ti credi incapace di fare qualcosa occuperai la tua mente con il film di te che non sei capace. La tua mente ripescherà nella memoria tutte le volte in cui non sei stato capace. L’insicurezza nelle tue capacità ti porterà a non agire in modo efficace. In altre parole otterrai conferma di ciò che pensi. Ma invertire la rotta è sempre possibile e l'allenamento e' il miglior alleato.
Ad esempio quando ti senti sopraffatto dall'ansia prova a focalizzare l’attenzione verso la tua riuscita, richiamando alla mente situazioni passate in cui ti sei sentito capace. Situazioni in cui ce l'hai fatta e sei stato felice. Concentrati nel ricordare te stesso mentre ti comportavi in modo efficace, memorizzali questi ricordi e analizza i pensieri che hai avuto alla fine della performance di successo. Te lo ricordi cosa hai pensato? Forse che non c'era bisogno di agitarsi tanto o di preoccuparsi troppo. Forse che sei capace di affrontare certe situazioni. Forse ti sarai stupito di essere stato piu' bravo di quello che pensavi.
Queste sensazioni vanno in qualche maniera riesumate, ripensate e utilizzate a proprio vantaggio. Questo tipo di allenamento se fatto con costanza, ti aiutera' con il tempo a raggiungere risultati diversi e a vivere i nuovi eventi in maniera piu' controllata. Le nuove esperienze ti aiuteranno poi a collezionare nuove memorie emotive positive che contribuiranno ad aumentare la fiducia in te stesso e nelle tue capacita'.
La realta' e' sempre tanto piu' semplice e forse anche molto scontata: daremo il meglio se arriveremo tranquilli, sereni e rilassati all'evento.
E se qualcosa non andra' proprio come avremmo voluto? Impararemo a fare meglio la prossima volta.
Non affidate i vostri nervi al giudizio degli altri, ma solo a voi stessi. Dieci minuti dopo gli altri avranno dimenticato e l'unico giudizio che ci restera' sara' quello nostro verso noi stessi che e' sempre il peggiore da abbattere.